Dante è stato uno dei più grandi poeti e intellettuali italiani di tutti i tempi. È universalmente conosciuto come l'autore della Divina Commedia, considerata uno dei capolavori assoluti della letteratura mondiale e il fondamento della lingua italiana.
Chi era Dante
Nome completo: Durante di Alighiero degli Alighieri, detto Dante.
Professione: Poeta, scrittore, politico e filosofo.
Epoca: Visse nel pieno del Medioevo, in un periodo di forti tensioni politiche e religiose.
Origine: Nato a Firenze, fu esiliato nel 1302 a causa di conflitti politici tra guelfi e ghibellini, e visse il resto della sua vita lontano dalla sua città natale.
Opere principali:
La Divina Commedia: poema allegorico in tre cantiche (Inferno, Purgatorio e Paradiso), che racconta il viaggio immaginario dell'autore attraverso l'aldilà. È scritto in volgare fiorentino, e ha avuto un ruolo fondamentale nella nascita dell'italiano moderno.
Vita Nova: opera in prosa e versi che unisce autobiografia e riflessione sull'amore, dedicata a Beatrice, la donna idealizzata amata da Dante.
De Monarchia: trattato politico in latino in cui Dante sostiene l'idea di un Impero universale guidato da un'autorità laica, indipendente dal potere del Papa.
Perché è importante:
Padre della lingua italiana: Ha contribuito in modo determinante a stabilire il volgare come lingua letteraria.
Figura simbolica della cultura italiana: Oggi Dante è un simbolo dell'identità culturale italiana ed europea. In Italia, il 25 marzo si celebra il "Dantedì", giornata nazionale dedicata al poeta
Infanzia e giovinezza
Nasce a Firenze nel 1265 in una famiglia della piccola nobiltà. Rimane presto orfano di madre.
A 9 anni incontra per la prima volta Beatrice Portinari, la donna che diventerà la musa ispiratrice della sua poesia (soprattutto nella Vita Nova e nella Divina Commedia).
Formazione culturale
Dante riceve una formazione molto ampia, studiando:
la letteratura latina (Virgilio, Ovidio, Cicerone)
la filosofia (Aristotele, San Tommaso d'Aquino),
la teologia, la scienza e la musica.
Entra in contatto con il movimento dei poeti stilnovisti (come Guido Cavalcanti), che esaltavano l'amore spirituale.
Matrimonio e famiglia
Sposa Gemma Donati, con cui avrà alcuni figli, ma il matrimonio fu probabilmente di natura politica, non d'amore.
Impegno politico e l'esilio
Nel 1300 diventa priori di Firenze, una delle cariche politiche più importanti.
Firenze era divisa in due fazioni: Guelfi Bianchi (moderati, come Dante) e Guelfi Neri (più legati al Papa).
Nel 1302, quando i Guelfi Neri prendono il potere con l'appoggio di Papa Bonifacio VIII, Dante viene condannato all'esilio con l'accusa (ingiusta) di corruzione. Non tornerà mai più a Firenze.
Gli anni dell'esilio
Viaggia per molte città italiane: Verona, Bologna, Forlì, Arezzo, Lucca, e infine Ravenna.
In questo periodo scrive le sue opere maggiori:
la Divina Commedia (dal 1304 circa fino al 1321),
il De Monarchia (trattato politico),
il Convivio (opera filosofica in volgare),
e altre poesie e trattati.
Morte
Muore a Ravenna nel 1321, probabilmente a causa della malaria, dopo aver concluso la Divina Commedia.
È sepolto nella Basilica di San Francesco a Ravenna, e Firenze chiese più volte la restituzione delle sue spoglie, ma senza successo.
Eredità
Oggi è considerato il "padre della lingua italiana".
La sua figura è celebrata ovunque: monumenti, scuole, film, fumetti e anche videogiochi si ispirano alla sua opera.
La sua immagine è anche raffigurata su molte banconote e francobolli storici italiani.